Un alternarsi flessuoso di vuoti e di pieni scandisce, per questo vaso d’argento e vetro, l’attesa di un gesto d’amore unico, pieno di senso. Un fiore solo, un gesto solo, un istante solo, silenzioso eppure musicale. “InAttesa” è la proposta di un modo di vivere nuovo: il dono d’una rosa (avvicinando alla persona amata grazie alle luminose trasparenze di un’ampolla lucente); un nuovo modo di accoglierla e di aspettarla; un modo anche di rispettarla, di sentirla unica e unita al gesto affettuoso che la cura, la custodisce. Non è, infatti, un vaso usuale; è concepito per vivere anche senza la presenza del fiore, in attesa del fiore. Può attendere da solo, e brillare nella complessità che ha piegato, flesso gli strati del materiale senza forzarlo ed anzi interpretandolo. L’oggetto individua, ancora, un nuovo modo d’interpretare l’argento e la sua sapiente lavorazione, secondo un gioco di flessi e ri-flessi. Inoltre esso crea interessanti contesti di ricerca formale e tipologica, finalizzata ad esaltare la nobiltà e l’eleganza di questo materiale, nato per significare nel tempo. “InAttesa” avviluppa nei suoi flessi, fermate nella materia docile e nobile, le nostre storie.