Giulio Carlo Argan (Torino 1909 – Roma 1992)

Storico dell'arte, critico militante, sindaco di Roma, senatore della Repubblica. Uno dei maggiori intellettuali italiani del Novecento, impegnato in particolare nelle politiche culturali e nella preservazione del patrimonio storico e artistico. Nel secondo dopoguerra interviene in difesa dell’arte astratta e dell’architettura moderna, interessandosi alla museologia, all’urbanistica, al design, e dedicando tra la fine degli anni Quaranta e gli inizi degli anni Sessanta numerose pubblicazioni proprio alla formazione del designer e all’eticità del design.
Con Aldo Calò organizza nel 1965 il Primo Corso Superiore di Disegno Industriale e Comunicazione visiva e fonda nel 1973 l’ISIA di Roma (di entrambe le Istituzioni è il primo Presidente; carica che conserva all’ISIA fino al 1977).

Aldo (Osvaldo) Calò (San Cesareo di Lecce 1910 – Roma 1983)

Scultore vicino alle poetiche informali, formatosi all’Istituto d’Arte di Lecce e al Magistero d’Arte di Firenze. Alla fine degli anni Quaranta entra in contatto con l’avanguardia europea a Parigi e a Londra, e sviluppa una ricerca sui rapporti figura-forma-materia. Dal 1958 si stabilisce definitivamente a Roma dove organizza insieme a Giulio Carlo Argan il Primo Corso Superiore di Disegno Industriale e Comunicazione visiva (1965) e fonda l’ISIA, dirigendola dal 1973 al 1982. Nel 1979 gli viene assegnato il Compasso d’Oro ADI per la didattica del design.

Andries Van Onck (Amsterdam 1928 – Milano 2018)

Designer e teorico: studia industrial design in Olanda con Gerrit Thomas Rietveld; si diploma alla Hochschule für Gestaltung di Ulm; lavora alla Olivetti con Ettore Sottsass; e apre nel 1965 il proprio studio a Milano. Autore di numerosi articoli sulla metodologia e la pratica del progetto, raccolti nei volumi Il senso delle forme dei prodotti (1994) e Avventure e disavventure di design (con H. Takeda, 2005). Realizza progetti per aziende italiane ed estere (Olivetti, Zanussi, Olivari, Magis, Ave) improntati dal rigore formale e tecnico del design olandese, vincendo il Premio SMAU (1975) e il Compasso d’Oro (1976). Docente di metodologia e progettazione presso gli ISIA di Roma e Firenze; e nel Corso di Laurea in Disegno Industriale del Politecnico di Milano. Membro del Comitato Scientifico Didattico dell'ISIA di Roma dal 1991 al 2004 e Vicepresidente.

XI Compasso d’Oro alla Didattica

Il prestigioso premio che l’ISIA di Roma riceve nel 1979 rappresenta un unicum sia per le scuole di design, sia per il Compasso d’Oro, oltre che un autorevole riconoscimento dell’attività formativa e dell’impostazione della nostra istituzione, a sei anni dalla sua fondazione. Nella motivazione dei giurati (Angelo Cortesi, Gillo Dorfles, Augusto Morello, Arthur Pulos, Yuri Soloviev), l’ISIA di Roma «costituisce punto di riferimento per il necessario futuro sviluppo della didattica del design in Italia, avverso a tutti gli ostacoli che tale sviluppo ha incontrato e tuttora incontra».

Rodolfo Bonetto (Milano 1929 – 1991)

Designer versatile, autodidatta, figura straordinaria nel panorama del design italiano, product designer dal 1958 particolarmente dotato per il disegno tecnico e la produzione in serie (progetta elettrodomestici, carrozzerie di automobili, motori, sanitari, macchine utensili, apparecchi elettronici, orologi, strumenti musicali, televisori, valigie, sistemi hi-fi, mobili, apparecchi per illuminazione, telefoni pubblici) e per la progettazione di macchine utensili e attrezzature per il lavoro, lavorando per la Veglia Borletti, la Fiat, l’Olivetti (per la quale disegna complesse macchine utensili che modificano la fisionomia dell'ambiente della fabbrica).
Docente di disegno industriale (alla Hochschule für Gestaltung di Ulm e all'ISIA di Roma); nel Comitato Scientifico-Didattico dell’ISIA di Roma dal 1973 al 1990; membro e presidente dell'ADI e dell'ICSID; premiato con ben otto Compassi d'Oro, compreso il Compasso d'Oro alla memoria nel 1991.

Enzo Frateili (Roma 1914 - Milano 1993)

Artista, architetto, intellettuale, storico e studioso dell’architettura e del design (dal 1974 al 1976 Presidente dell'ADI). Protagonista del dibattito dal dopoguerra ai primi anni Novanta del Novecento sui temi dell’architettura, del design, della formazione, della storia; attento agli aspetti più innovativi e tecnologici della professione di architetto e designer.
Docente universitario a Trieste e a Torino. Tra i fondatori dell’ISIA di Roma (Presidente dal 1983 al 1984); ha pubblicato articoli e saggi seminali sugli aspetti metodologici, teorici, storici e didattici del progetto.

ORECCHIO, postazione di lavoro

Primo Premio Concorso Internazionale General Electric Plastics OFFICE OF THE FUTURE, Parigi. Uno dei progetti icona per Enzo Frateili: una postazione di lavoro per scambi di informazioni, progettata da Rosa Corsi - quando frequentava all’ISIA di Roma il Corso di Design 3 del prof. Claudio Vagnoni – e mostrata a Parigi, al Centre Pompidou, nel settembre del 1982. Cabina, schermo, grembo, in grado di fornire ed elaborare informazioni, assolvendo molteplici funzioni che si avvalgono degli sviluppi dell’informatica.

TOTEM, postazione di lavoro

Progetto finalista Concorso Internazionale General Electric Plastics OFFICE OF THE FUTURE, Parigi. Oggetto totemico progettato da Enrico Quell - quando frequentava all’ISIA di Roma il Corso di Design 3 del prof. Claudio Vagnoni – mostrato a Parigi, al Centre Pompidou, nel settembre del 1982. Una sorta di antenna che raccoglie e invia informazioni, articolata in più elementi e superfici che originano da una struttura verticale con base circolare, che comunica nella sua forma totemica una modalità di relazione al contempo personale e sociale.

IL MOSTRO ARCI, oliera

Primo Premio ex-equo Concorso CEE - UN’OLIERA PER L’OLIO D’OLIVA, 1983.
Le oliere denominate “Il mostro Dagi”, “Il mostro Arci” e “Il mostro Cerere”, rappresentano gli esiti progettuali di una straordinaria esperienza collettiva metaprogettuale – che si è svolta nell’ambito dei corsi di Progettazione Operativa del II e III anno dell’ISIA di Roma dei proff. Giulio Angelini e Claudio Vagnoni -, sollecitata dalla Comunità Europea, Direzione generale dell’Agricoltura (Bruxelles), che nel 1983 ha indetto il Concorso per la progettazione di un’oliera, nell’ambito di una campagna promozionale per il consumo dell’olio d’oliva.

Renato Pedio (Trieste 1929 – Roma 1999)

Scrittore, traduttore plurilingue, critico (dal '57 al '92 redattore capo di L'architettura, cronache e storia rivista diretta da Bruno Zevi), poeta, semiologo, didatta, comunicatore. Di origini pugliesi ma formatosi a Roma, dove si laurea nel 1952 in Lettere classiche e moderne; tra le figure più rappresentative della cultura italiana del '900.
Membro del Gruppo '63 e autore di poesie, poesie visive, ideogrammi, immagini alfabetiche e collages. Nel '72 con Achille Perilli fonda il Gruppo "Altro" e realizza mostre, esperimenti didattici, spettacoli teatrali. Collabora con vari musicisti (Branchi, Evangelisti, Gelmetti, Guaccero); e insegna dal 1974 al ’99 Semiotica del design all'ISIA di Roma (dove è membro del Comitato Scientifico-Didattico, quale esperto del MIUR, dal 1980 al 1982); e all’ISIA di Firenze negli anni ’90.

Corrado Maltese (Genova 1921 – Roma 2001)

Storico dell’arte, teorico, critico militante d’ispirazione marxista, docente di storia dell’arte medievale e moderna all’Università di Genova, di storia dell’arte moderna all’Università di Cagliari e alla Sapienza (Roma); Presidente della Commissione Vinciana e Vice Presidente del Comitato 08 del CNR. Interessato ai rapporti arte e scienza e a una lettura strutturalista (Semiologia del messaggio oggettuale, 1970; Dalla semiologia alla sematometria, 1983), ha pubblicato saggi e contributi teorici sull’arte rinascimentale, moderna e dell’Ottocento (Storia dell’arte in Italia 1785-1943, 1960), ideando e curando una serie di volumi imprescindibili sulla storia delle tecniche artistiche. Membro del Comitato Scientifico-Didattico dell’ISIA di Roma dal 1983 al 1996 in qualità di esperto MIUR.

FORBICI DA BONSAI, Compasso d’Oro ADI XIV edizione

Vincitore del Compasso d’Oro ADI XIV edizione. Quattro tipologie di forbici in acciaio inossidabile progettate da Attilio Caringola – quando frequentava all’ISIA di Roma i corsi dei proff. Gilberto Corretti e Massimo Prampolini – per la cura dei bonsai (per le radici, i rami spessi, i germogli, le foglie e i rametti), che possono essere prodotti in serie a prezzi contenuti e assolvono la propria funzione nella singolarità surreale ed evocativa delle loro forme.

TICHE, tazzina da caffè con piattino

Secondo Premio Concorso “La Ceramica, i giovani, la scuola” bandito da Richard Ginori, 1989.
La tazzina da caffè e il piattino TICHE - progettati dalla studentessa Milena Nori quando frequentava all’ISIA di Roma il Corso di Elementi di Progettazione del prof. Alessandro Latini – sono elementi in porcellana che ripensano le forme e la dimensione rituale degli oggetti tradizionali: il disco che circonda la tazzina funge da manico ad ansa, duplicando la circolarità aerea del piattino nel quale s’inserisce, come se nel bere il caffè «si cogliesse un fiore».

DUNE, tappetino trasformabile

General Electric Plastics, World Student Design Competition, finalista Area Europa, Anversa (B), maggio 1989, Secondo Premio Finale Mondiale, Pittsfield MA (USA).
Un tappetino trasformabile, progettato da Francesco Catarci - quando frequentava all’ISIA di Roma il Corso di Design 2 del prof. Giulio Angelini – costituito da due materiali termoplastici accoppiati: un mantello superiore a doghe, morbido e flessibile, e una superficie inferiore, rigida e strutturale.
“Dune” può essere arrotolato e svolto per la ginnastica a terra (a casa o in palestra), ma può anche assumere varie forme tridimensionali e varie funzioni all’interno del paesaggio domestico, o all’esterno e in spiaggia.

MIMÍ, lampada produzione Slamp

Lampada da tavolo orientabile ispirata all’arte degli origami, progettata da Massimiliano Datti - quando frequentava all’ISIA di Roma il Corso di Design degli Ambienti del prof. Stefano Salvi –, che si avvale dell’elasticità dell’opalflex, e delle tensioni della sua forma sottile, per sostenere il peso della lampadina posta in aggetto rispetto alla base, e per regolare in altezza la fonte illuminante.
Prodotta nel 2000 da Slamp; è esposta a Milano alla mostra Compasso d’oro-50 anni di Design Italiano, e al museo Norsk Form di Oslo (N). Nel 2001 Poste Italiane dedica un francobollo al design di MIMÍ.

Vittorio Franchetti Pardo (Roma 1928)

Architetto, docente universitario (ha insegnato Storia dell’architettura nelle Università di Roma Sapienza e Firenze, dove è stato anche direttore dei rispettivi Dipartimenti); dal 1973 al 1982 Membro del Comitato Scientifico-Didattico dell’ISIA di Roma e dal 1982 al 1983 ne diviene Presidente. Autore di numerosi saggi critico-storiografici sull’architettura e l’urbanistica, tra i quali Storia dell’urbanistica. Dal Trecento al Quattrocento (1982), Storia dell’architettura medievale: l’Occidente europeo (1997), Città, architetture, maestranze tra tarda antichità ed età moderna (2001), L’invenzione della città occidentale (2008).

Augusto Morello (Torino 1928 - Milano 2002)

Chimico industriale, esperto in strategie d’impresa, marketing e pianificazione, autore di numerose pubblicazioni e articoli in Italia e all'estero; personalità autorevole nei diversi settori del design. Compagno di strada di Adriano Olivetti, Giò Ponti, Marcello Nizzoli, Giulio Carlo Argan, Marco Zanuso, Vico Magistretti, Achille Castiglioni, Tomás Maldonado, Ettore Sottsass, e di un’intera generazione di maestri italiani del design. Ha ricoperto tutte le cariche più importanti nel settore del design dopo essere stato tra i fondatori nel 1956 del Premio Compasso d'Oro (vincendo nel 2001 il Premio Speciale Europeo al XIX Compasso d’Oro ADI): Presidente del Comitato Scientifico-Didattico dell’ISIA di Roma dal 1984 al 2002; fondatore e poi Presidente dell’ADI; Presidente dell’ICSID (1997-2001); Presidente della Triennale di Milano (2000-2002).

TUTA SUBACQUEA, commissionata dalla HTM Sport-Mares

Secondo Premio Museo Doccia, Rapallo.
Una tuta progettata dalla studentessa Vanessa Massacci - quando frequentava all’ISIA di Roma il Corso di Esercitazioni Design 4 della prof.ssa Veneranda Carrino – e commissionata dalla HTM Sport-Mares-Divisione Subacquea. Nuova nella concezione funzionale, strutturale, formale e tipologica; possiede peculiari caratteristiche che riguardano il sistema integrato di respirazione subacquea, la comunicazione subacquea, l’indossabilità, la protezione di parti specifiche e le chiusure, assolvendo le esigenze di pulizia, trasporto, identificazione e custodia delle attrezzature.

GIOCHI AL GUINZAGLIO, trainabili per bambini

48 prototipi di giochi trainabili per la prima infanzia, progettati e realizzati dagli studenti dell’ISIA di Roma (a.a. 2002-03, proff. Gilberto Corretti, Marco Vagnini), dell’ISIA di Firenze (prof. Gilberto Corretti), e della Fachhochschule di Mainz (proff. Florian Seiffert, Marco Vagnini). Esposti per la prima volta a Firenze nell’ambito del Festival/laboratorio del progetto (Villa del Poggio Imperiale, novembre 2003), e successivamente nella piazza antistante la sede dell’ISIA di Roma (piazza della Maddalena), in occasione della Giornata del gioco organizzata dal Comune nelle piazze romane.

MUTEVOLE, sistema vestimentario

Un sistema vestimentario variabile che aumenta le possibilità di creazione di silhouette attraverso la configurazione del tessuto (per piega, per drappeggio, per annodamento dei volumi) e indipendentemente dal taglio.
Progettato da Valentina Cameranesi Sgroi quando frequentava all’ISIA di Roma il Corso di Esercitazioni Design 4 della prof.ssa Veneranda Carrino, ha vinto a Roma nel 2004 il Primo Premio Nazionale delle Arti.

Sergio Pininfarina (Torino 1926 - 2012)

Ingegnere meccanico, car designer di fama mondiale, inizia la sua attività nel 1950 nell'industria del padre Battista (la Carrozzeria Pinin Farina) e nel 1966 è Presidente e Amministratore Delegato delle Società del Gruppo Pininfarina con stabilimenti in Italia e all'estero (nel 1982 nasce la Pininfarina Studi e Ricerche che svolge le attività di design e ricerca). Presidente della Confindustria dal 1988 al 1992; membro del Comitato Scientifico-Didattico dell’ISIA di Roma dal 1996 al 2004. Riceve prestigiose onorificenze, tra le quali: Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana (1976), Legion d'Onore della Repubblica Francese (1979), "Honorary Royal Designer for Industry" della Royal Society of Arts di Londra (1983), e il Compasso d'Oro nel 1995.

Luigi Ferro (Siracusa 1926 - Torino 2018)

Docente e consulente in organizzazione, marketing strategico e formazione manageriale per numerose istituzioni e aziende; e autore di importanti articoli di economia. Dal 1966 alla Fiat, con diversi incarichi dirigenziali, e dal 1974 al 1976 Direttore della Segreteria Tecnica del Presidente di Confindustria Gianni Agnelli. Con la Fondazione Agnelli e la Confindustria, collabora all’ideazione della LUISS di Roma: con l’obiettivo di farne un’università laica, portatrice dei valori dell’economia libera di mercato; e ricoprendone la carica di Vicepresidente Esecutivo dal 1978 al 1991. All’ISIA di Roma è docente di Organizzazione aziendale e Strategia d’impresa; Presidente del Comitato Scientifico-Didattico (2002-2004) e Presidente del Consiglio d’Amministrazione nel triennio 2004-2007.

LAGUNETTO, cassonetto galleggiante

Targa d’Oro – Progetto Giovani XX Compasso d’Oro ADI.
Un cassonetto galleggiante per l’auto-conferimento dei rifiuti solidi urbani a Venezia, progettato da Filippo Moroni – quando frequentava all’ISIA di Roma i corsi dei proff. Gilberto Corretti e Mauro Palatucci -, che ottimizza l’erogazione del servizio, abbassandone i costi, e creando nuovi spazi di comunicazione pubblicitaria.

RE-MATERIALIZED, Zollverein School of Management and Design, Università di Essen

Nell’ambito del workshop Recycled Materials, and their use in the Space, svoltosi in Germania a Essen (Zollverein School of Management and Design) – docenti Veneranda Carrino, Enzo Manili, Giuseppe Marinelli De Marco - sono stati progettati diversi sistemi di trasformazione dei rifiuti (Blow Jellies di Giorgia Lorenzi; Caostyrene di Lorenzo Ticci; Knitted Tape di Elena Leurini; Plier di Cristina Reggioli; The Recycled charm di Federica Elmo; Plastic valley di Pellegrino Cucciniello; Scatola+ di Mario Lamberti e Stefano Cieri) che hanno coralmente ricevuto importanti premi ad Anversa e a Pittsfield, coniugando l’aspetto funzionale e quello metaprogettuale.

SAHEL, barriere contro la desertificazione

Targa Sergio Pininfarina Concorso Premio Nazionale delle Arti.
Un sistema di barriere naturali contro la desertificazione, progettato da Luigi Cuppone – sotto la guida del prof. Alfio Leonardi -, che ristabilisce la bio-riproduttività degli ecosistemi, attraverso materiali e tecniche sostenibili, e impiegando piante autoctone sia vive che secche; deflettori frangivento che mitigano il clima; bolle di resina biodegradabile che riducono l’evapotraspirazione. Il suolo è frammentato superficialmente per consentire alla vegetazione spontanea di sopravvivere e alle colture di rifiorire; l’insabbiamento è contrastato da tappeti e siepi vivi che germinano alle prime piogge: fissano la sabbia volatile sulla cresta delle dune e imbrigliano le dune in avanzamento.

SPACEBRA, monitoraggio funzioni vitali

Targa Sergio Pininfarina Concorso Premio Nazionale delle Arti.
Un sistema indossabile per il monitoraggio di funzioni vitali progettato da Giada Dammacco quando frequentava all’ISIA di Roma il Corso Esercitazioni Design 4 della prof.ssa Veneranda Carrino. Un reggiseno che monitora lo stato di salute delle persone che lo indossano – previsto per diversi tipi di utenti, e con differenti interfacce - che si avvale delle proprietà del nitinol (duttilità, memoria di forma, resistenza, superelasticità, proprietà elettriche e meccaniche).

BEYOND THE PRODUCT - Il design nell’era della complessità, Budapest

Evento espositivo organizzato dall’ISIA di Roma all’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, in partenariato con la Moholy-Nagy University of Art and Design di Budapest (MOME), per presentare lo stato della ricerca progettuale e critica, sui temi correnti della sostenibilità e della globalizzazione, della metaprogettazione, della sistemica e del design, del prodotto e della disabilità, del dressing design, dell’accoglienza, del wellness e del public design. La mostra è stata curata dai proff. Giulio Angelini, Marco Pallottino e Giuseppe Marinelli De Marco.

1%P, commissionata da PATAGONIA, prodotta da SKYWALK

Una calzatura versatile e sostenibile, per l’interno e l’esterno, progettata da Federica Elmo per la sua tesi di secondo livello in Design dei Sistemi (project manager: prof.ssa Veneranda Carrino), e prodotta nel 2007 da SKYWALK.
Una scarpa facilmente componibile, anatomicamente confortevole, costituita da più elementi assemblabili, che possono generare diverse tipologie e modelli di calzatura con una stessa suola.

METICCIO, diario digitale

Un oggetto d’affezione progettato da Claudia Iannilli e Stefano Cuscito – quando frequentavano all’ISIA di Roma il Corso di Innovazione Tipologica del prof. Carlo Di Pascasio - che è stato finalista al “Samsung International Design Award” (SYDA 2007), selezionato per “ADI Design Index 2011”, e gli è stata dedicata la copertina di “DOMUS”, supplemento TECHNO di Domus (menzionato all’interno dell’articolo L’amore al tempo del digitale). In apparenza un giocattolo che evoca il corpo umano, privo di display e munito di fotocamera e microfono, in grado di catturare e conservare i ricordi in forma di immagini e suoni digitali, e di rigenerarli emozionalmente attivando dei comandi che richiamano la gestualità umana.

PAD, primo Premio Concorso Samsung International Design Award – SYDA

PAD è l’acronimo di Piccoli Aiutanti Domestici, sei oggetti dall’aspetto zoomorfo (Jeko, Mathilda, Lima e Tito, Kuma, Ugo, Wanda) progettati da Giulio Galassi, Giorgio Giallombardo e Marco Ripiccini quando frequentavano all’ISIA di Roma il Corso di Innovazione Tipologica del prof. Carlo Di Pascasio; e che nel 2009 hanno vinto il Primo Premio al Concorso Samsung International Design Award – SYDA. Ogni animaletto si avvale di tecnologie elettroniche e digitali – micromotori, sensori, meccanismi di feedback e autonomia energetica – che consentono di assolvere ludicamente diversi compiti e funzioni domestici (rilevazione meteo e umidità delle piante; cattura polvere e batteri; bonifica, profumazione e umidificazione dell’aria nelle stanze; ottimizzazione del calore dei termosifoni, e del lavaggio in lavatrice).

SISTEMA IGEA, commissionato dall’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’

Una ricerca finalizzata all’integrazione, gestione e assistenza per la malattia diabetica, condotta da un team di designer dell’ISIA di Roma (il project manager Massimo Ciafrei; i docenti Mario Fois e Mauro Palatucci; i tutor Simona Merlini e Tommaso Salvatori; gli studenti: Margherita Cagnotto, Edgar Foti, Claudia Iannilli), e commissionata nel marzo del 2011 dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (Istituto Superiore di Sanità). Uno studio sistemico di oggetti, finalizzati alla comunicazione della gestione integrata, all’adesione informata e alla corretta alimentazione, da applicare al nuovo modello di assistenza sanitaria nazionale.

IGEA, oggetti in rame

Primo Premio Concorso Internazionale Il Rame e la Casa.
Un set di oggetti in rame per persone affette da sclerosi multipla, progettato da Renato Gregorio Scicchitano quando frequentava all’ISIA di Roma il Corso di Teoria della Forma del prof. Massimo Ciafrei (con la collaborazione della fisioterapista Antonella Iemma).
Cinque elementi (penna, forchetta, coltello, supporto per il polso e il palmo della mano, oggetto da impugnare) fresati da piccoli blocchi di rame e con un packaging in APet o polipropilene, che presentano vari aspetti funzionali: sono più idonei dei corrispondenti oggetti d’uso, anche nel packaging (textures delle superfici); e forniscono ai fisioterapisti e ai pazienti strumenti terapeutici che agevolano il percorso riabilitativo.

WHEELY, tornio a pedali

Un tornio a pedali per la lavorazione della ceramica progettato specificamente per i bambini da Jacopo Cardinali - quando frequentava all’ISIA di Roma il Corso di Design 3 del prof. Massimiliano Datti -, facilmente montabile e costituito in gran parte da pezzi ricavati da un unico taglio effettuato in CNC (per evitare lo scarto). Uno strumento sostenibile dall’utilizzo intuitivo, che prescinde dal consumo di energia elettrica, e che avvicina ludicamente i piccoli utenti a un’arte e a una sapienza artigianale. Nel 2017 viene selezionato dall’ADI Index e riceve la Menzione Speciale Premio Nazionale delle Arti e il Premio Eccellenze del Design della Regione Lazio. Nel 2018 viene attribuita la Menzione d'Onore/Targa Giovani XXV Compasso d’Oro.

PLUVINIUM, irrigatore da giardino

Un irrigatore statico per giardini privati, ispirato dalla fluidità delle forme naturali e dell’acqua, progettato da Andrea Gregoris quando frequentava il Corso di Design 3 del prof. Fausto Boscariol.
Prodotto in alluminio, sostenibile al 100%, facilmente assemblabile e innovativo dal punto di vista formale, semiotico e materico. Selezionato nel 2017 dall’ADI Index e nel 2018 viene premiato con la Menzione d'Onore/Targa Giovani XXV Compasso d’Oro.

Il Corso Superiore degli anni ’60 e la nascita dell’I.S.I.A.

I.S.I.A. – acronimo di Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (Disegno industriale) – è la prima scuola di design istituita dal Ministero della Pubblica Istruzione. Trae le proprie origini dalla sperimentazione didattica del precedente Corso Superiore di Disegno Industriale e Comunicazione Visiva, attivo a Roma tra il 1965 e il 1970. Artefici e fondatori di quella storica esperienza furono Giulio Carlo Argan, storico dell’arte e docente di fama internazionale, che fu il primo Presidente del Comitato Scientifico Didattico, e lo scultore Aldo Calò, che fu il primo Direttore dell’istituzione.

Dimostrando cultura, competenza e capacità d’innovazione, Argan e Calò aggregarono in tempi brevissimi un corpo docente a dir poco straordinario, con intellettuali, artisti e professionisti del design internazionale del calibro di Andries Van Onck, Rodolfo Bonetto, Enzo Frateili, Maurizio Sacripanti, Pio Manzù, Renato Pedio, Maurizio Aymonino, Filiberto Menna, Achille Perilli, Ettore Vitale, Ferro Piludu, Achille Pace, Nicola Carrino, Nato Frascà, Michele Spera.    

Nonostante le elevate qualità culturali e l’innovazione didattica prodotta nei pochi anni della sperimentazione, nel 1970 si giunse alla decisione di chiudere i Corsi Superiori (con Roma, anche Venezia, Firenze e Urbino) sia per l’ambigua situazione giuridica che collocava queste scuole “anomale” produttrici di “alta cultura del design” all’interno della fascia secondaria superiore artistica, sia per lo scarso interesse che le “culture” dominanti nel Paese dedicavano allora ai temi emergenti e cogenti della formazione del designer. Così, dal 1971 al ‘73, la didattica proseguì solo ad esaurimento dei corsi.

Ma il seme che nell’ormai lontano 1961 (Congresso ICSID di Venezia, “La professione dell’industrial designer”) era stato gettato aveva comunque attecchito e si era sviluppato in pianta dalle solide radici. Già nella tarda estate del 1973 vennero aperti i primi ISIA adottando, nel nome, l’acronimo posto in un comma dimenticato della legge Gentile del 1923 e finalizzato alla formazione del personale “tecnico-artistico” per l’allora nascente produzione industriale seriale del primo dopoguerra.