Be Salty

Il progetto tende a valorizzare il prodotto attraverso il packaging creando una confezione particolare che possa presentare e informare del prodotto interno. Quando parliamo di sale parliamo di un prodotto molto semplice, ma complesso al tempo stesso, che ha una storia ricca e profonda, un legame con le culture alimentari del mondo, una valenza socio-culturale e una varietà tipologica molto vasta. In questo progetto si cerca di creare una sorta di cofanetto che racchiuda tutti i sali prodotti dall’azienda, utilizzare l’emozione come mezzo di vendita; all’interno ci sarà un macinino da poter usare con il sale di cui ho bisogno in quel momento per le sue particolari caratteristiche che lo rendono adatto a diversi piatti della nostra tradizione e non. L’ispirazione per la forma deriva soprattutto dal fatto che una molecola di Cloro ha bisogno di sei molecole dì Sodio per legarsi a formare il cristallo di sale; così nasce l’idea della forma esagonale. Inoltre a livello semantico vuole essere una sorta di cristallo. Si prende poi spunto da diverse tecniche di origami e dalle possibilità che dà la carta in sè come materiale.

Mani in Pasta

“Mani in Pasta” è una ricerca nata da una personale curiosità nell’ambito del food design. Ci ha portato a rivisitare, attraverso uno studio di superfici, i formati di pasta alimentare esistenti, al fine di realizzarne di nuovi da mangiare con le mani.

L’intenzione del progetto è quella di restare all’interno della tradizione italiana portando modernità in uno dei piatti tipici più diffusi nel mondo.

La piacevolezza di un cibo è determinata anche dalle sue proprietà superficiali, che vengono percepite attraverso i sensi della vista e del tatto. La realizzazione di alcune delle texture proposte, in pasta modellabile, ha permesso di valutarne la loro effettiva validità.

Creando così dei crostini adatti a diversi tipi di sughi, in grado di far vivere appieno l’esperienza del mangiare.

Repill

Creare un dispenser portapillole elettronico che aiuti l’anziano, o chiunque lo acquisti, a non dimenticarsi di assumere i medicinali e che sia allo stesso tempo funzionale, salvaspazio, sicuro e dotato di un forte appeal.

Una lettera per tutti

L’obbiettivo principale del lavoro è quello di creare una sensibilità, educare, avvicinare alla lettura e gettare le basi dell’immaginazione. Lo si è fatto tramite un artefatto capace di esprimere in maniera esaustiva il suo contenuto a tre diverse tipologie di utenti; vedenti, ipovedenti e non vedenti. Il progetto “Una lettura per tutti” è basato sulla comunicazione attraverso i sensi di vista e tatto. Tramite delle illustrazioni fresate e poi dipinte è possibile riconoscere gli attori delle 3 favole di Esopo, queste fungono da contenitore per i rispettivi libri che le raccontano.

Olio buga

Per il progetto di questo nuovo packaging si è pensato di creare un prodotto che possa essere riutilizzato e permette all’azienda di rimanere all’interno delle case dei propri clienti diventando parte integrante della loro vita quotidiana, nelle loro cucine e sul loro tavolo da pranzo, per un periodo di tempo più lungo. A livello psicologico questo fattore può comunicare sensibiltà riguardo l’ecologia e l’ambiente oltre a giustificare il prezzo del prodotto contenuto. La particolare forma della bottiglietta vuole raccogliere l’insieme di informazioni e sensazioni che caratterizzano l’olio Buga: liscia e morbida al tatto, ha una forma ad oliva con un foro centrale che sta a simboleggiare il territorio carsico, l’albero Bùgio e l’operazione “denocciolare”. Un manufatto intrigante, elegante ed essenziale.
Le caratteristiche ergonomiche ed estetiche di questa bottiglia vogliono fare in modo che essa possa essere riutilizzata riempiendola nuovamente con dell’altro olio perchè comoda da maneggiare, poco ingombrante da riporre nella credenza ed esteticamente gradevole da vedere sul tavolo da pranzo. Il packaging è costruito per permettere di vedere il suo contenuto solo in parte, spesso questo prodotto viene regalato ad amici o parenti, l’effetto “vedo non vedo” è voluto per suscitare curiosità nell’osservatore. Il packaging permette di utilizzare la bottiglietta anche senza estrarla dalla confezione, evitando di ungersi le mani.

 

Origin

Origin è uno schiaccianoci con basso impatto ambientale. Partendo da un oggetto di uso comune la progettazione di questo nuovo oggetto ha tenuto conto dell’ergonomia, della funzionalità semantica e soprattutto dell’impatto ambientale e consumo di mondo, allo scopo di ridurlo il più possibile, lavorando su materiali e tecnologie. Quindi il controllo del progetto, sia a livello formale sia tecnico, hanno consentito di progettare un oggetto bello, funzionale ed eco-sostenibile.

MIzuMI

Il progetto nasce dalla volontà di esprimere il concetto di cambiamento, ovvero il movimento. Il dinamismo permette di rendere partecipe l’utente, che in primis decide come l’oggetto deve essere e come vuole rispecchiarsi in esso. La forma dell’oggetto è fortemente legata al suo movimento e alla struttura sottostante. La proposta a braccetto si distacca troppo da quello che è il concetto base del progetto ma mette in evidenza la funzione di appendiabiti che ha l’oggetto. Lo sviluppo dell’estensione in senso obliquo crea un movimento inusuale e particolare ma limita la forma dello specchio, non permette l’uso di grandi curve che impedirebbero
lo scorrimento.

Goto
Diatomea

Il progetto sviluppato, come territorio di ricerca, vuole mettere in evidenza i cambiamenti che modificano lo stato sociale e culturale del singolo e della collettività. Un’indagine affrontata in profondità, con occhio critico e con un’attenzione particolare ai cambiamenti in atto che pongono l’anziano dinanzi a delle opportunità di invecchiare in buona salute e con approccio sicuramente, qualche decennio fa, inimmaginabile. Essendo l’anziano in analisi all’interno di un contesto in cui i propri cari e la propria famiglia sono distanti, è fondamentale concentrare la propria linea progettuale in un oggetto capace di favorire l’incremento della socializzazione, della propria autostima e sicurezza. Per favorire lo sviluppo dell’esigenza di mantenere un ruolo attivo all’interno della società, è necessario incrementare le attività cerebrali e i rapporti familiari. Per favorire una vecchiaia attiva, è importante far sì che l’anziano sviluppi in maniera controllata l’attività fisica per soddisfare il proprio bisogno di autonomia ed indipendenza. Per questo è necessario un sistema di monitoraggio, il quale favorisce in maniera decisiva sulla salute psichica dell’anziano e della famiglia generando uno stato di salute condivisa all’interno del nucleo familiare. Per svolgere al meglio le attività di monitoraggio sanitario, è indispensabile un continuo contatto con la pelle. Per la misurazione dei valori vitali è stato individuato il polso come zona ideale. Obiettivo del progetto è quello di offrire un prodotto in grado di svolgere attività sanitarie entrando nella quotidianità dell’anziano, proponendosi come un oggetto dal design accattivante capace di adattarsi ai vari contesti in cui vive.

Stage/Tirocinio