Il concept si ispira all’idea della condivisione, un concetto fondamentale del co-working. Ogni lavoratore, per collaborare assieme ad altri individui e scambiarsi le diverse conoscenze, ha la necessità di lavorare su un proprio piano di lavoro che sia allo stesso tempo adiacente a quello degli altri soggetti. Per questo l’attenzione
del progetto Duo è stata posta sulla divisione di una superficie in due sezioni, in modo da creare due entità opposte ma non separate. Il progetto è caratterizzato da dei giochi materici, cromatici e luminosi, che creano un contrasto, al fine di riprendere un’antica filosofia cinese. Quest’ultima si basata sul concetto di yin (nero) e yang (bianco), legato al passaggio dal giorno alla notte, due elementi opposti ma complementari. Da questa concezione di opposizione si è voluta realizzare una scrivania incentrata sul gioco cromatico e sul doppio uso; caratteristica è sia l’apertura centrale, che permette di dividere il piano, sia l’illuminazione della zona operativa centrale.
Sede: Pordenone
Olimpia
Olimpia è una panca pensata e realizzata affinchè venga introdotta come complemento d’arredo nelle sale d’attesa. Essendo un prodotto pensato per Poltrona Frau, ha delle caratteristiche qualitative in termini di materiali tali da renderla un prodotto destinato ad una sala d’élite. La panca Olimpia si compone
di tre elementi: 1. Tavolini, in multistrato di pioppo impiallacciato; 2. Seduta, realizzata con un telaio in legno di pioppo e rivestita a mano con Pelle Frau; 3. Piedini
in acciaio cromato. La praticità di avere dei tavoli scorrevoli, permette di creare diverse combinazioni e quindi molteplici modi d’uso della panca Olimpia. Queste combinazioni variano in base alle persone con cui si viene in contatto.
Kalliope
L’idea di utilizzare uno strumento per l’irrigazione che somiglia ad una pistola non concilia con il mondo del giardinaggio, un prodotto di questi tipo non comunica “nutrire” ma al contrario “sparare ai fiori”. Si è pensato dunque ad un concept che richiamasse le forme della natura. Il colibrì viene in generale ritratto come il salvatore che avrebbe preservato il genere umano dalla fame facendo germogliare le piante sulla terra. È noto infatti che oltre a nutrirsi del nettare delle piante, esso svolge un’importante funzione di impollinazione. Inoltre grazie al suo stretto contatto con le piante veniva considerato un vero e proprio spirito guaritore e le sue ali dei talismani in grado si portare gioia e salute. È stato quindi considerato il colibrì come un ottimo spunto per il concept, grazie al suo connubbio fiori-acqua e, ovviamente alle sue bellissime forme e colori.
Tobia
Tobia è nato dall’esigenza di condividere un momento molto importante della giornata tra l’essere umano e il proprio animale domestico: il mangiare assieme. Quando parliamo del tavolo Tobia non parliamo semplicemente di un tavolo; ma del tavolo di condivisione per eccellenza. Esattamente quello che ci viene in mente quando cerchiamo di immaginare il tavolo ideale per le nostre esigenze: solido, bello, comodo, spazioso e resistente. Realizzato in legno massello, 80 kg circa di abete (o frassino) e una importante gamba in ferro grezzo. Creato con ricercatezza come solo il frutto di un’opera artigianale di falegnameria può essere ma meravigliosamente studiato e adattato per divenire un mobile di utilizzo giornaliero. Composto da una gamba in ferro grezzo rettangolare disposta nella zona del top (Zona Uomo) e altre 2, in legno, innestate nella seduta del pet (Zona Cane), posizionate in modo tale da non intralciare in alcun modo le sedute.
Leave the Leaves
Leave the Leaves, ispirato alla morfologia delle foglie, è un progetto pensato per arredare le pareti interne ed esterne di ambienti pubblici e privati. E’ un sistema modulare finalizzato alla valorizzazione degli spazi verticali. La forma perfettamente aggregabile, ricorda quella di una foglia che gioca con la luce durante tutto l’arco della giornata, creando effetti di luce ed ombra differenti a seconda dell’ora del giorno e della stagione. All’interno di ogni modulo è possibile inserite piante e vegetazione per il risparmio energetico, dettando le basi per l’ecologia del futuro.
Tongue
Tongue è un sistema componibile di sedute informali composto da piani di differenti lunghezze uniti tra loro da snodi, in modo che si possano realizzare strutture da esterni che creino ambienti all’interno di ambienti che l’utente possa vivere liberamente, senza vincoli e in modo non convenzionale; è possibile creare così nuovi modi di condivisione di common grounds e di interazione tra gli individui e con l’ambiente stesso. Sebbene il sistema sia totalmente personalizzabile dall’utenza, Tongue avrà sempre un segno distinguibile all’interno dello spazio.
Grassy Waves
Grassy Waves è un sistema di sedute formali ed informali pensate per integrare natura e seduta, rendendo i due elementi un tutt’uno e permettendo così all’utente di sedersi a stretto contatto con l’erba. Obiettivo del progetto è quello di integrare due realtà opposte: erba e cemento.
Ogni seduta è formata da un unico pezzo ed è dotata di una serie di fori a doppia funzione: oltre ad inglobare il verde (contribuendo a fondere naturale e artificiale), fungono da fori per il drenaggio dell’acqua piovana.
Koi
Un indumento che da gilet si trasforma in sacco a pelo. Il materiale è un tessuto completamente ecologico ricavato daa fibre di betulla, resistente, traspirante, con alta capacità di termoregolazione. Cinque tasche richiudibili e impermeabili permettono di tener calde le mani e riporre piccoli oggetti. Il gilet si trasforma velocemente in un sacco a pelo con un sistema di zip reversibili e impermeabili.
Presentare un designer
Con Visual Design ci si riferisce a quella parte del design industriale che si occupa della progettazione di prodotti grafici e multimediali, allo scopo di trasmettere un messaggio o un’informazione con la comunicazione attraverso l’immagine. La progettazione del portfolio personale, al fine di comunicare i lavori svolti da uno studente o un professionista, riguarda non solo l’aspetto grafico o estetico ma anche quello metodologico.
Lo Specchio di Olga
Prodotto editoriale rivolto qualsiasi persona che manifesta ed esprime un disturbo alimentare. L’utilizzo di solo due colori rafforza il messaggio, sottolineando il cambiamento di percezione della protagonista. Le illustrazioni rappresentano momenti del quotidiano dove le azioni più comuni diventano difficili o addirittura impossibili. Lo scopo del progetto è di trasmettere ciò che c’è dietro il disagio fuori dalla “forma” corpo.