Black Storm

Black Storm è un auto che si ispira al Bombadiere B-2 della Aeronautica Americana, le due linee che la caratterizzano iniziano e finiscono insieme dando vita ad una forma areodinamica che consente un maggior flusso dell’aria.

Black Storm è dotata di 4 flaps posti due dietro e due lateralmente proprio come sull’aereo da caccia JAS 39C, funzionano in coppia o alternandosi, sia nella parte di frenata che in quella di sterzata, dando così una maggiore aderenza e stabilità. Le sospensioni sono regolabili in l’altezza permettendo una guida adatta in ogni situazione. L’automobile è dotata di fari a led e un motore centrale trasversale, inoltre sedili, volante e pedali sono regolabili. Per quanto riguarda la realizzazione del telaio è stato pensato in fibra di carbonio rendendolo leggero e solido.

Portfolio

Un portfolio è uno strumento essenziale per chi, come noi designer, deve veicolare all’interlocutore il proprio bagaglio di esperienze. La creatività è sicuramente una qualità da non sottovalutare quando si vuole catturare l’attenzione di chi ci ascolta.

Marta Dei Tos è riuscita a raccontarsi in pochi pagine, conciliando il proprio percorso formativo alle competenze acquisite nel tempo. Una rapida selezione dei suoi migliori lavori vengono presentati con delle frasi d’effetto e raccontati in modo sintetico attraverso l’impiego di infografiche, render e fotografie. “Oplà”, “Jolly” e “Fun” sono soltanto alcuni dei progetti che l’hanno accompagnata durante il suo percorso di studi.

Ego

Ego è una seduta con un approccio generativo al design pensata per Moroso, azienda leader nell’arredamento.
Ideata per il relax e i momenti di convivialità, è realizzata: da una base in gomma, una seduta a nodi regolabile e da una tela fissata nella parte superiore.

La struttura che la compone utilizza il diagramma di Voronoi, un particolare tipo di partizionamento del piano con il quale la natura gestisce e ottimizza spazi e strutture, tramite la creazione di un algoritmo. Questo consente di creare geometrie non realizzabili tradizionalmente, tramite scripting e attraverso una manipolazione di dati geometrici si creano sistemi dinamici modificabili mediante variazione di parametri in tempo reale. Si ottengono così vantaggi immediati in termini di esplorazione formale e controllo della forma.

Halo

Halo è un kit che rappresenta un programma riabilitativo tramite esercizi attivi della muscolatura oro-faringea, stimolazione tattile e sonora ed esercizi di controllo della masticazione e della lingua. Gli esercizi sono svolti in modo indipendente dall’utente e non da un estraneo che effettua i movimenti, evitando le sedute specialistiche in ospedale.

Gli strumenti sono oggetti piacevoli alla vista, al tatto, al gusto e rendono più gradevole ed efficace la seduta. Inoltre la possibilità di effettuare la terapia a casa aumenta il tempo del trattamento. Sono realizzati in silicone alimentare con delle finiture lucide e opache per far capire al bambino quale parte dell’oggetto va inserita in bocca.

Threead

Threead è un alzata portafrutta con apri noci, per consumare il cibo sulla tavola, in grado per la forma, funzione e modo d’uso di creare relazioni conviviali tra i commensali generando scambio e condivisione.
La scelta progettuale è stata quella di creare un centro-tavola partendo da un filo, andando a ricreare la forma dell’albero. Esso ha un forte valore morfologico e meta-progettuale.

Threead è accompagnato da un fondello e da un apri-noci innovativo con una forma accattivante.
Realizzato in acciaio inox, è resistente, facile da sterilizzare e non si altera al contatto con gli acidi presenti in alcuni alimenti come frutta e verdura.

Portfolio

Il portfolio racchiude i migliori progetti dei tre anni accademici di Design del Prodotto con i quali ho esplorato diverse tecniche, approcci, metodologie, programmi per cercare di trasformare
 le mie idee in prodotti che rappresentano la mia creatività, il mio modo di pensare, il mio essere, la mia personalità mettendo sempre un po’ di me in ogni progetto.

Portfolio

Il portfolio racchiude i migliori progetti dei tre anni accademici di Design del Prodotto con i quali ho esplorato diverse tecniche, approcci, metodologie, programmi per cercare di trasformare
 le mie idee in prodotti che rappresentano la mia creatività, il mio modo di pensare, il mio essere, la mia personalità mettendo sempre un po’ di me in ogni progetto.

Il Cosmo in un bicchiere al Festival della Scienza

Il Cosmo in un bicchiere – Mondi invisibili a portata di mano.

La mostra “Il cosmo in un bicchiere”, nata dalla collaborazione tra ISIA Roma Design e INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nell’ambito della Roma Design Experience, sarà presente al Palazzo Ducale di Genova in occasione del Festival della Scienza.

I fenomeni e i mondi esplorati dai fisici sono invisibili e remoti. Gli stessi scienziati, per raccontarli, si servono di mappe, simulazioni al computer, rielaborazioni grafiche o illustrazioni schematiche. Alcune di queste sono entrate ormai nel nostro immaginario e ci rendono familiari idee o eventi lontanissimi dalla nostra esperienza, come le onde gravitazionali, il Big Bang o i nuclei atomici. Nove giovani designer hanno giocato con questo repertorio di immagini, ricercando in scatti fotografici della vita di tutti i giorni, somiglianze e analogie con le rappresentazioni della fisica contemporanea. Una ciambella con glassa può diventare un buco nero? La mostra Il Cosmo in un bicchiere è il risultato della ricerca di alcuni studenti di ISIA DESIGN a Roma, in collaborazione con INFN: una serie di scatti, per scoprire una faccia diversa delle cose, con la stessa curiosità e immaginazione che ci guida alla scoperta del cosmo.

Inaugurazione Mostra “Architettura e natura”

Mercoledì 18 settembre alle ore 18:30 presso il Museo Vulcanologico di San Venanzo (TR) – Piazza Roma 1 inaugura la Mostra fotografica ”Architettura e Natura” curata dall’Arch. Achille Maria Ippolito.

In esposizione le opere fotografiche degli studenti ISIA Roma, guidati dal prof. Stefano Compagnucci, in cui “il legame indissolubile che si crea tra architettura e natura dà vita a un’entusiasmante sinergia, visiva e mentale. A livello iconografico, ogni elemento ha bisogno dell’altro per essere completo, cercando così un equilibrio accattivante e intenso”.

Le opere selezionate sono degli studenti: Elena Berardi, Dalita Cacace, Lidia Catena, Alessio D’Angeli, Giulia Galiano, Giorgia Malizia, Ilaria Pelosi, Marta Piraccini, Marco Porpora, Rebecca Venzi e Adriana Volpe.

 

Intreccio

Intreccio è un tavolo interamente in legno di abete che si sviluppa secondo diversi livelli e ingloba differenti modalità d’uso, infatti viene declinato in”chiuso”e”aperto”grazie alle sedute. Nasce per soddisfare le necessità dei bambini, è quindi rivolto al momento del gioco mantenendo le regole educative,
infatti vuole essere un tavolo che favorisce la sperimentazione in quanto il bambino può costruirlo da sè attraverso la versatilità delle panche che si possono estrarre e spostare liberamente. Il progetto nasce all’interno della “Rassegna Carnica 2018”, organizzata da DAS168, un workshop che vuole unire le maestrie artigiane del territorio carnico e il design come motore di sviluppo e valorizzazione dell’artigianato di qualità.