Spazio-muro-rete-relazione, nei loro significati primordiali fino alle accezioni più ampie e profonde sono il principio di questa riflessione. La situazione storica-culturale ci impone di fare un passo indietro, di ripensare la geometria delle relazioni a fronte di una quotidianità poco meno che estranea.

Ricorriamo all’uso della geometria appropriandoci dei suoi spazi e delle sue figure per ridisegnare e ricomporre in un collage manuale la rete relazionale attuale.

Ognuna delle figure presenti, interpreta spazi domestici.

Dall’alto di un quartiere assistiamo alla formazione di nuove dinamiche relazionali. La sovrapposizione è incontro; l’incontro genera l’unione dei colori e dall’unione prende vita la stanza virtuale protagonista e punto di arrivo dell’elaborato. Grazie all’incontro i confini degli spazi cedono, si affievoliscono e si scopre la rinnovata geometria relazionale.

Il progetto è stato premiato con la “Menzione Speciale Luigi Prestinenza Puglisi” al Premio “LIMITOGRAPHY: Manifesto di una Architettura Estroversa – Call for Architecture Drawings 2020”.