Workshop
La tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale rappresentano ambiti di crescente interesse nel contesto delle attuali trasformazioni ambientali, sociali e tecnologiche. La progettazione di spazi che integrano natura, tecnologia e memoria storica non solo offre opportunità creative ma implica anche una responsabilità etica e professionale nella salvaguardia e diffusione di conoscenze e valori. Il workshop svoltosi presso il Parco Regionale Naturale di Bracciano-Martignano si colloca in questo quadro teorico e metodologico, con l'obiettivo di qualificare un'area attraverso un allestimento che esalti il dialogo tra aeronautica e ambiente naturale.
L'iniziativa si è focalizzata sulla progettazione di un parco ludico-didattico, concepito per trasformare il rapporto tra tecnologia e paesaggio in un'esperienza interattiva e formativa. L'approccio metodologico adottato si basa sull'idea che la tutela del patrimonio non si limiti alla mera conservazione ma richieda una continua reinterpretazione e strategie comunicative efficaci. La letteratura scientifica in ambito museale e di valorizzazione territoriale sottolinea l'importanza di percorsi esperienziali che rendano il visitatore parte attiva nel processo di conoscenza e appropriazione del patrimonio. Le linee guida operative dell'UNESCO per l'attuazione della Convenzione del Patrimonio Mondiale enfatizzano l'importanza di strategie partecipative per il coinvolgimento del pubblico e la trasmissione dei valori culturali nel lungo periodo.
L'area d'intervento del workshop, situata in un contesto di significativo valore naturalistico e storico, è stata oggetto di un progetto che integra principi di sostenibilità e accessibilità. Le soluzioni proposte si caratterizzano per l'uso consapevole di elementi modulari ispirati ai segni della natura e alle forme aeronautiche, con l'intento di garantire una fruizione progressiva dello spazio. Centrale nel processo progettuale è stato il concetto di economia circolare, perseguito attraverso l'impiego di materiali sostenibili e l'adozione di strategie di design for disassembly, in linea con i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per le strutture espositive.
L'interazione tra natura e aeronautica offre una prospettiva per esplorare soluzioni progettuali innovative. Le forme aerodinamiche e le geometrie ispirate al volo trovano corrispondenza nelle strutture vegetali e nei pattern naturali, un'associazione che il workshop ha tradotto in installazioni capaci di stimolare la percezione sensoriale e l'apprendimento esperienziale.
Studi sulla progettazione biofilica evidenziano che l'integrazione di elementi naturali negli ambienti educativi e ricreativi non solo migliora il benessere degli utenti ma incrementa anche l'efficacia dei processi cognitivi e della memoria associativa.
Il workshop ha quindi rappresentato un'opportunità per sperimentare un modello di progettazione che, oltre a proteggere il patrimonio, lo trasforma e lo reinterpreta, rendendolo accessibile, coinvolgente e capace di generare nuove narrazioni culturali e paesaggistiche.
Il Parco Regionale Naturale di Bracciano-Martignano è un’area protetta istituita nel 1999 con l’obiettivo di conservare e valorizzare il patrimonio ambientale, storico e paesaggistico del territorio compreso tra i laghi di Bracciano e Martignano. La sua gestione è di natura pubblica, con finalità di tutela della biodiversità, promozione della ricerca scientifica e sensibilizzazione ambientale.
Il Parco copre una superficie di oltre 16.000 ettari e ospita un ecosistema ricco e variegato, caratterizzato da foreste, zone umide e aree agricole storiche. Oltre alla protezione della âora e della fauna locali, il Parco si distingue per il recupero e la valorizzazione del patrimonio archeologico e architettonico, tra cui insediamenti etruschi e medievali.
La collaborazione con il workshop si inserisce in una più ampia strategia di valorizzazione del patrimonio custodito, promuovendo un approccio progettuale capace di connettere natura e cultura attraverso soluzioni di allestimento innovative e sostenibili. L’integrazione tra aeronautica e paesaggio consente di esplorare nuove modalità di fruizione del territorio, rafforzando il legame tra identità storica, tecnologia e ambiente.
Il Parco Regionale Naturale di Bracciano-Martignano ha sollevato la problematica iniziale, che è stata poi analizzata e ridefinita dal team per conferire maggiore precisione alla direzione progettuale. L’ente ha scelto di affidare questa sfida a un gruppo di studenti per ottenere una prospettiva innovativa e creativa. Durante il workshop sono emersi nuovi scenari progettuali, tra cui diverse soluzioni ludico-didattiche, la modularità degli allestimenti e l’introduzione di interventi di branding. Questi aspetti, inizialmente non previsti, hanno ampliato la visione dell’ente, che ha accolto con entusiasmo le nuove prospettive, integrandole nel brief e riconoscendone il valore nella valorizzazione del territorio.
Nella fase iniziale del lavoro sono stati individuati i punti di incontro tra lo scenario naturale, rappresentato dalla âora e dalla fauna, e le macchine create dall'uomo, con particolare riferimento all'aeronautica. Dopo aver definito i primi collegamenti, si è passati all'analisi dell'area di intervento, individuandone punti di forza e criticità per garantire una base solida alla progettualità.
Successivamente sono state individuate le aree di intervento. Le aree di intervento individuate sono state: il percorso, l'exhibit, le esperienze ludico-didattiche, la cartotecnica e le mascotte In base alle specifiche inclinazioni e competenze dei partecipanti sono stati creati dei sottogruppi, uno per ogni area di intervento.
Per la progettazione del percorso è stata effettuata una ricognizione preliminare finalizzata a individuare con maggiore precisione le caratteristiche morfologiche dell'area. Sulla base delle informazioni raccolte, sono stati definiti sia il tracciato del percorso sia la disposizione dei pannelli espositivi. Il progetto prevede l'impiego di materiali in linea con i Criteri Ambientali Minimi per il verde pubblico, con l'obiettivo di ottimizzare l'efficienza nell'uso delle risorse, ridurre il ricorso a sostanze pericolose e limitare la produzione di rifiuti. Pertanto è stato scelto cemento trattato, con colore e finitura specifici, composto per l'80% da materiali riciclati, in modo da soddisfare i requisiti di accessibilità e sostenibilità ambientale.
Il gruppo exhibit ha operato sulla base di concetti quali personalizzazione, circolarità e gradualità, sviluppando un percorso armonico e coerente con il contesto ospitante, rispettando i criteri di accessibilità e sostenibilità. Il lavoro è stato articolato in tre proposte: la prima basata sulla modularità, con pannelli espositivi costruiti su moduli quadrati e circolari, caratterizzati da rotazioni a squadro e alternanze tra pieni e vuoti per favorire il dialogo con l'ambiente; la seconda fondata sulla frammentazione, con elementi espositivi che, assumendo forme poligonali, si integrano nel paesaggio come rocce naturali; la terza incentrata sulla circolarità, con strutture espositive che avvolgono l'utente, creando un'interazione dinamica tra interno ed esterno.
Il gruppo dedicato alle esperienze ludico-didattiche ha progettato soluzioni per coinvolgere attivamente i visitatori più giovani. Tra le proposte, una struttura che favorisce la riâessione sull'idrodinamica dei corpi in movimento sull'acqua e una piattaforma ondulata su cui distendersi per osservare il cielo, il volo degli uccelli e ascoltare i suoni della natura.
Il gruppo focalizzato sulla cartotecnica ha sviluppato un origami interattivo, concepito per accompagnare l'utente lungo il percorso. Le istruzioni per la realizzazione dell’esperienza sono distribuite in apposite postazioni e, una volta completato, il modello può essere liberato in volo per osservare il moto ad elica.
Infine il gruppo dedicato alle mascotte, prendendo ispirazione da due velivoli storici, il Tornado IDS e il Macchi M.39, semplificando le forme e accentuando le caratteristiche distintive, li ha trasformati in due personaggi colorati e ironici, finalizzati a rappresentare il parco e il museo. Inoltre, ispirati alle mascotte, sono stati progettati due semplici kit di montaggio per costruire due gadget, contribuendo così a rafforzare l'identità visiva e comunicativa del progetto.
Il primo giorno è stato dedicato all’ascolto delle esigenze dell’Ente committente e alla verifica, sulla scorta della documentazione fornita, dei vincoli e delle prescrizioni relative all’area oggetto dell’intervento. Il secondo giorno è stato dedicato alla raccolta, classificazione e analisi dei dati di progetto, inclusa la verifica dei requisiti tecnici prestazionali. Contestualmente sono stati individuati i sottogruppi di lavoro. Il terzo giorno è stato sviluppato il progetto ed eseguito un sopralluogo per verificare la corretta elaborazione progettuale relativamente alla conformazione orografica del luogo. Il quarto giorno sono state completate le proposte progettuali comprensive dei modelli fisici e dei prototipi con elaborazione definitiva della presentazione. Il quinto ed ultimo giorno si è svolta la presentazione del progetto e la raccolta dei feedback dell’Ente committente.
Agli studenti è stata data completa libertà di scelta nel poter realizzare un mezzo sostenibile, ecologico e modulare mettendo a punto un brief completo di tutte le modalità operative fondamentali per la realizzazione del progetto.
Nella prima fase di sviluppo del progetto sono state assegnate le aree di intervento (il percorso, l'exhibit, le esperienze ludico-didattiche, la cartotecnica e le mascotte). Per ogni area è stato definito un gruppo. Gli studenti hanno scelto liberamente di essere parte dei vari gruppi In base alle specifiche inclinazioni e competenze.
In conformità con i principi del design dei sistemi, il lavoro è stato impostato con lo scopo di ottenere una struttura realizzata con elementi ecocompatibili, riciclati e riciclabili, che offre la possibilità di essere facilmente modificata e rinnovata e che grazie alla modularità può essere facilmente riconfigurata.
L'intero processo progettuale si è basato su un approccio interdisciplinare e partecipativo, mirato a creare un'esperienza immersiva e coinvolgente, in grado di connettere natura, tecnologia e interazione umana in un contesto educativo e sostenibile. Come confermato dai rappresentanti dell’Ente Parco, il progetto può essere facilmente esteso e contestualizzato anche in altri ambiti del Parco Regionale di Bracciano – Martignano.
Il lavoro svolto durante la settimana si è sviluppato attorno ad un documento di brief: contiene quindi tutte le indicazioni necessarie allo sviluppo futuro del progetto, compreso un ampio margine di miglioramento.
Le possibili prospettive future del progetto dipendono essenzialmente dalla volontà e dalla disponibilità dell’Ente Parco a rendere esecutiva l’idea. In ogni caso il progetto può facilmente essere adattato a situazioni analoghe. L’esperienza risulta fondamentale per gli studenti che si approcciano in questo modo alla gestione di un progetto mettendo in pratica, in un caso reale, quanto appreso nel corso degli studi. In circostanze come queste si capisce come il design sia il risultato di un processo condiviso, un movimento nel quale il lavoro, eseguito in collaborazione con diversi interlocutori e con diverse specializzazioni, è finalizzato alla realizzazione di un prodotto o di un sistema destinati a soddisfare i bisogni delle persone
Un racconto restituito da chi ha vissuto il progetto dall’interno, tra idee, sfide e trasformazioni. Una testimonianza di ciò che accade quando il design diventa esperienza condivisa.
Massimo Ciafrei Francesco Paciotti
Lorenzo Cortese
Luca Brunetti Silvia Busti Andrea Dalle Fabbriche Pasquale De Icco Martina De Rosa Tommaso Diana Federica Frezza Daniele Pizzichelli Giuseppe Rizzuto Federica Rocci Margherita Rossi Camilla Sabellico Viola Saveri